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Artist è una parodia. Un'imitazione caricaturale. Una rielaborazione in chiave parossistica e ironica di certa arte contemporanea e del modo in cui viene promossa.


Il progetto Artist mostra una realtà finta ispirata da quella reale. Realtà costituita da artisti di grandissimo livello, superlativi e rivoluzionari, rigorosamente finti: gli HCIA (Hyper Conceptual Interstellar Artist).

I loro nomi e le immagini delle loro opere si trovano in pagine-riproduzioni grafiche rielaborate dai siti web delle più importanti gallerie, musei, fondazioni, biennali, fiere, case d'asta, riviste. Sono mescolati ai veri famosi e quotati artisti dell'arte contemporanea. Anche le biografie degli HCIA così come i testi critici sono versioni parodistiche e canzonatorie costruite esasperando una certa maniera di fare critica d'arte. Tuttavia il contesto è sufficiente a generare il dubbio che il tutto possa essere vero.


Nel progetto Artist il soggetto parodiato è quella parte dimondo dell’arte che naviga attorno al "pretesto concettualizzato". Si tratta di un qualcosa che può suscitare curiosità', per la bizzarria e per la stranezza, per gli elementi di costume presenti, per la provocazione o per altri accattivanti motivi, ma che e' fondamentalmente inconsistente. Un qualcosa che non si basa su una ricerca solida, su un progetto che abbia un senso riconoscibile e significante, su una visione interessante, su una scoperta, su una reale novità. Talvolta sembra di trovarsi davanti ad una costruzione pubblicitaria, un’operazione spettacolare e commerciale rivestita da una fitta trama di slogan e modelli critici funzionali.


La storia dell'arte è ricca di clamorosi falsi, falsi d'autore, falsi rivenduti anche a musei. Tuttavia il falso che il progetto Artist indica è un falso più sottile. Si tratta della falsa costruzione critica che assegna significati rilevanti ad una produzione artistica trascurabile. Oggetti pensati per il mercato, anche con la complicità degli artisti stessi, vengono abilitati ad oggetto d'arte con la definizione, invero più nobile, di "opera concettuale", per una necessaria e forzata giustificazione critica. Ossia la possibilità di bluffare per attribuire un valore.

 

Figure influenti che costituiscono il mondo dell'arte, alla guida delle maggiori gallerie, musei, case d’asta e pubblicazioni d'arte, decidono quali opere devono essere celebrarate. Assieme ad opere pregiate vengono esaltate anche opere marginali, fondamentalmente con lo scopo di trasformarle in valore commerciale. Queste figure possono far si, tramite operazioni, che ad un oggetto artistico venga attribuito un alto credito e un alto valore economico. Molti di questi oggetti raggiungono brevemente prezzi elevati, alcuni, definiti arbitrariamente capolavori, raggiungono cifre astronomiche. Oggetti che non hanno in verità alcun valore se non quello acquisito attraverso il mercato che li propone, il quale è alimentato da facoltosi che acquistano prevalentemente per acquisire uno status. Questo avviene perché una percentuale di questo tipo di operazioni è tollerata da un sistema autoriferito. Il risultato e' un corpo dell'arte manipolato, contaminato da corpi estranei che ne riducono il pregio e la credibilità'.

 

Artist e' un anticorpo ironico in contrasto ai corpi estranei a cui esso paradossalmente appartiene. Infatti non e' classificabile come un'opera d'arte, bensì' una parodia collocata nel corpo dell'arte per rispondere alla necessita' di distinguere tra il vero e il falso che abita in esso.