Ero insoddisfatto per come mi andavano le cose. Decisi cosi di creare un’opera fatta di scarabocchi.
Mi trovavo a New York, ma il mio inglese continuava ad essere scarso. Pensai allora di inserire nell’opera anche testi in inglese per esercitarmi a migliorare la lingua.
Ritenni tuttavia che un lavoro costruito su tali frivole premesse non sarebbe stata accolto da un mercato dell’arte che predilige invece concetti profondi. Articolati. Che preferibilmente indagano i temi sociali. Che fanno riflettere.
Mi sforzai per qualche giorno ma nessun tema sociale mi coinvolse veramente. Nemmeno un concetto profondo. Ma inventai qualcosa. Un’opera costruita sull’esperienza del fallimento. Anzi un fallimento personale. Tale opera era Doodleit Picture.
Questa avrebbe compreso anche scarabocchi e testi in inglese. Soddisfatto per avere camuffato meravigliosamente l’idea originaria, pensai addirittura di raddoppiare il progetto. Una seconda opera che dialogasse criticamente con la prima: Doodleit Tablet.
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Project Doodleit è composto da Doodleit Picture e Doodleit Tablet. Due serie di opere che guardano la stessa prospettiva da diversi punti di vista.
Dooleit Picture è l'opera madre, un lavoro che mira a gettare luce in una zona d'ombra. Una cosa seria.
Doodleit Project è una diramazione parodistica. Una stravaganza caricaturale assoluta. Una burla.
L'opera originaria, enigmatica, si concilia con il silenzio e la riflessione.
La propaggine farsesca gioca con il chiasso di una montatura pubblicitaria. Corroborata da un video promozionale e gadget accessori.